Non è lavoro infantile é scriavitú infantile
All’inizio di questo nuovo secolo siamo testimoni di una delle situazione piú imbarazzanti del nostro tempo: 400 milioni di bambini schiavi nel mondo tra i 4 ed i 14 anni, di cui 165 milioni sono sotto i 5 anni. Le guerre, prostituzione, sfruttamento lavorativo, fame, abusi,…. é l’immagine di milioni di bambini ogni giorno.
Lo sfruttamento dei bambini é in aumento in tutto il mondo (si moltiplicano nel Sud impoverito e riappare nel Nord arricchito) a causa del commercio internazionale, il monopolio tecnologico, la passivitá ed il cinismo delle organizzazioni internazionali, cosí come per le politiche economiche imposte dalle istituzioni finanziarie internazionali (Banca Mondiale, FMI, ecc.) e la loro complicitá con i governi per favorire le grandi societá internazionali.
Il 16 aprile 1995, il bambino pakistano Iqbal Masih,cattolico e militante della sezione dei bambini del Fronte di Liberazione del Lavoro Forzato a Pakistan, fu assassinato all’etá di 12 anni dalla mafia della tapezzeria, dopo molte minacce, per aver fatto chiudere imprese in cui tutti i lavoratori erano bambini schiavi. Il suo esempio é stato appreso a livello internazionale, fu premiato a Stocolma e Boston e dedicó il premio ad aprire una scuola, e nella collocazione della prima pietra dichiaró la sua intenzione di diventare un avvocato per continuare la lotta contro la schiavitú infantile.
In memoria di Iqbal, un simbolo dei 400 milioni di bambini schiavi nella attualitá vogliamo rivendicare il 16 aprile come Giorno Internazionale contro la Schiavitú Infantile.
Il Movimento Culturale Cristiano e Cammino Giovanile Solidale organizzano questa proposta in Spagan e parte dell’Iberoamerica.
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